Da un contributo di Tiziana Iannicelli e Gianluigi Scarpino

Il dolore

  [Il dolore, disegno di T. Iannicelli]

La malattia dei cento sintomi, così è chiamata la fibromialgia, questa patologia che e entrata a far parte della mia vita da ormai cinque anni e mi accompagna ogni giorno.

Tutto è iniziato dopo una quadrantectomia, cioè un intervento al seno per asportare un tumore maligno al primo stadio, e dopo trentacinque giorni di radioterapia, al termine delle cure a distanza di mesi iniziai ad accusare dolori in alcune zone del corpo: polsi, caviglie, spalla e soprattutto coliche intestinali.

Parecchie sono state le visite al pronto soccorso da dove uscivo con la mia bella dose di oppiacei che il più delle volte mi rimbambivano per due tre giorni, alla fine dopo qualche mese una visita reumatologica espresse il verdetto: FIBROMIALGIA, io non ne avevo mai sentito parlare. Mi mandarono così in cura presso la terapia del dolore di Niguarda dove cominciarono a prescrivermi miorilassanti e antidepressivi che non hanno migliorato il dolore però mi intontivano sempre di più.

Nel frattempo i dolori si facevano sempre più forti e invadevano nuove parti del mio corpo, corpo che fino a cinque anni fa andava in palestra tre volte a settimana ed era tonico.

Purtroppo noi affetti da fibromialgia siamo invisibili agli occhi dello stato, malati immaginari per colleghi e anche per qualche amico con cui fino al giorno prima magari uscivi e ti divertivi e oggi ti ha voltato le spalle solo perché non puoi fare quello che facevi prima.

CFU – Italia odv

Con questa malattia sei solo a combattere, per fortuna c’è un’associazione di cui faccio parte che raggruppa un bel numero di persone con cui ci battiamo per avere un riconoscimento, ci sosteniamo l’un l’altro e grazie all’associazione riusciamo ad avere degli sconti su alcuni esami che sarebbero costosi.

Si tratta dell’Associazione di volontariato: Comitato Fibromialgici Uniti – Italia

Adesso ho 51 anni e ai dolori si sono aggiunti una forte stanchezza fisica e la perdita di memoria chiamata in gergo FIBROFOG cioè una nebbia mentale, che ti fa dimenticare di alcune cose attuali ma anche del passato e tutto questo mi ha costretto a ridurre l’orario di lavoro, quando mi sveglio al mattino mi sembra di non aver riposato anche se in realtà ho dormito dieci ore. Ma tutto questo per la maggior parte delle persone è solo finzione, la fibromialgia non esiste.