[di Gianluigi Scarpino]

DEL COMUNE PENSIERO CHE ACCOMUNA MOLTI UOMINI

Rossella Immagine tracciata a terra di un omicidio

  [Rossella- Foto di Ernesto Miramondi]

“Donna come un mazzo di fiori quando Sola ti fanno fuori, Donna, cosa succederà quando a casa non tornerai.”

Così recitava un brano di Mia Martini degli anni ’80.

Sono ormai troppi anni che si sente parlare di femminicidio o di stupro, questi fenomeni sono cresciuti in modo esponenziale negli ultimi anni.

L’uomo purtroppo sembra essere regredito facendo un salto indietro di 100 anni, quando la donna era considerata una schiava, un oggetto, non aveva voce in capitolo, non poteva votare e non poteva esprimere le proprie idee.

Ora la donna si è emancipata, ha conquistato la propria libertà, la propria indipendenza e una certa posizione nei vari settori della società, ma tutto questo è inaccettabile, inammissibile, per alcuni uomini.

Non accettano il fatto che la donna sia di qualche spanna superiore, si sentono spodestati e inoltre non accettano di essere lasciati, abbandonati, la donna non può decidere di non amare più il proprio uomo, la donna no non può permettersi di fare questo, come se fosse una sua proprietà; e allora deve essere punita, picchiata e se si dovesse ribellare e denunciare, anche uccisa.

In una coppia si può litigare ci si può insultare, offendere, è vero ci sono donne che ti portano all’esasperazione, come anche tanti uomini lo fanno, ma mai e poi mai si dovrebbe arrivare ad usare la violenza e ad uccidere.

Donna ancora considerata oggetto sessuale per soddisfare il piacere di alcuni vigliacchi che agiscono in branco, rovinando per sempre una povera ragazza che riporterà le conseguenze psicologiche a vita.

Alcuni uomini non hanno capito che queste donne, sono coloro che ci accudiscono ogni giorno, quelle che ci sostengono nella quotidianità ma soprattutto coloro che ci danno la vita.

Non passa giorno che non si senta parlare di abusi di sevizie e di omicidi verso le donne, tutto questo mi angoscia, mi rattrista, provo a sentire il loro dolore, provo a immaginare a quante volte avranno gridato aiuto e non sono state sentite e ascoltate e so che vivranno scioccate con la paura di guardare in faccia un uomo per il resto della loro vita.

Quando questi uomini impareranno a capire ad accettare e a rispettare la propria compagna e l’universo femminile in genere, avremo fatto delle grandi conquiste a livello umano.

Nel frattempo io non posso far altro che chiedere scusa a queste donne e vergognarmi di essere uomo, anche se questo servirà a ben poco per alleviare il loro dolore e la loro sofferenza.