[Foto di Anna Roberto]

[ … Le poesie di Gialuigi Gherzi sono poesie generose, fluide mai stitiche.

Una lingua che non passa il tempo a meditarsi, una lingua aperta, mai sospettosa…]

[… La bellezza viene da qui, si sente un fondo di bontà, si sente un io attento,

mai invadente: il poeta non è un atleta della lingua, ma un  servitore della vita.

E chi legge è come se avesse un compagno di strada….]

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E per le banchine ne ho visti tanti
che non pensavo che morte
ne avesse a tal punto distrutti.
Sbiancati alla luce artificiale
esposti notte e giorno,
reperibili sempre e per chiunque,
quando la città preme per svuotarsi
smontano dalle vetture,
smontano dai vagoni
come smontassero dalla vita.
A qualcuna, un residuo di trucco,
rende artificiale lo sguardo.
Ad altre, ad altri,
le guance sono cascate,
non più obbligate a presentarsi.
Lo senti l’urlo? Lo senti l’ordine?
Che impone il carico
di una nuova borsa della spesa,
di una nuova sacca da palestra,
di un nuovo carrello
e poi avanti, per questi corridoi
seguendo le frecce che,
acquisto dopo acquisto,
offerta dopo offerta,
portano allo schermo
dov’è proiettata
la morte del mondo.